“E' on line il sito www.viaalmirantenograzie.it che servirà a raccogliere le adesioni di tutti i cittadini contro l’intitolazione di una strada a Roma. Un’apposita sezione del sito conterrà poi gli scritti di Giorgio Almirante sulla rivista ‘La difesa della razza’. Inoltre sulle pagine di questo portale saranno inseriti gli articoli e le interviste usciti recentemente di Giorgio Bocca, Tullia Zevi, Sergio Luzzatto e dell’Aned (Associazione nazionale ex deportati), oltre alle lettere di testimonianza come quella della signora Maria Ferrari Luppi, il cui fratello venne fucilato per un decreto emanato proprio da Almirante durante la Rsi”.
Lo comunica Alessio D’Amato, consigliere regionale del Pd e responsabile organizzazione Pd Lazio.
“Lo scopo di questo sito, di cui sono il promotore, è quello di raccogliere testimonianze per motivare civilmente le ragioni del no all’intitolazione di una strada ad Almirante a Roma, città medaglia d’oro della Resistenza – aggiunge D’Amato -. Per questo invitiamo tutti coloro che vogliono che sia rispettata la memoria a firmare l’appello sul sito www.viaalmirantenograzie.it e a lasciare un pensiero o una riflessione in proposito: non si può infatti usare la toponomastica per riscrivere la storia. Il nostro compito deve essere quello di costruire una memoria condivisa basata sui valori della Carta costituzionale”.
“Il sito sarà aperto anche alle opinioni contrarie e pubblicheremo le motivazioni, qualora arrivassero, di coloro che sono favorevoli” conclude D’Amato.
“Il sito sarà aperto anche alle opinioni contrarie e pubblicheremo le motivazioni, qualora arrivassero, di coloro che sono favorevoli” conclude D’Amato.
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L'Amministratore del blog
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44 commenti:
VIA A GIORGIO ALMIRANTE,
GIORGIO BOCCA DIMOSTRA COME PERSONE POSSONO CAMBIARE IDEA
“Appare quanto meno curiosa l’adesione di Giorgio Bocca al portale (www.viaalmirantenograzie.it) che vuole promuovere la contrarietà all’intitolazione di una via a Giorgio Almirante, leader storico del MSI, accusato di aver rivolto frasi ingiuriose nei confronti del popolo ebraico. Anzi, la consideriamo una presa di posizione decisamente proficua perché dimostra come le persone possono cambiare idea e lasciare segni importanti nella storia della nostra repubblica”, è quanto dichiarano in una nota Augusto Santori, consigliere del Municipio XV del Popolo della Libertà.
Giorgio Bocca, fervente giornalista aderente al Fascismo, scriveva infatti fino al 1943 frasi di questo genere:
A quale ariano, fascista o non fascista, può sorridere l'idea di dovere in un tempo non lontano essere lo schiavo degli ebrei? E' certo una buona arma di propaganda presentare gli ebrei come un popolo di esseri ripugnanti o di avari strozzini, ma alle persone intelligenti è sufficiente presentarli come un popolo intelligente, astuto, tenace, deciso a giungere, con qualunque mezzo, al dominio del mondo. Sarà chiara a tutti, anche se ormai i non convinti sono pochi, la necessità ineluttabile di questa guerra, intesa come una ribellione dell'Europa ariana al tentativo ebraico di porla in stato di schiavitù (articolo di di Giorgio Bocca, «La Provincia granda - Sentinella d'Italia», 14 agosto 1942, I Protocolli dei Savi di Sion).
In relazione alle parole di Alemanno su un preventivo consenso della Comunità Ebraica sull’intitolazione della via, Augusto Santori ha aggiunto “crediamo che la Comunità ebraica non sia stata coinvolta nell’intitolazione di una via a Lenin, oggi presente al quartiere Portuense, in Municipio XV. Proprio la presenza a Roma di vie intitolate a Lenin e Togliatti dimostrino come non obbligatoriamente sia necessario avere un consenso unanime nella comunità cittadina per provvedere a definire la toponomastica della Capitale. Altrimenti crediamo che la forte sensibilità anticomunista di questa città non avrebbe mai potuto accettare atti di questo genere”.
Roma, 27 Maggio 2008
Dott. Augusto SANTORI
www.augustosantori.com
Giuliano Vassalli, presidente emerito della Corte Costituzionale, ha così commentato l'idea di intitolare una via a Giorgio Almirante: "Bisognerebbe
fare uno sforzo per
favorire una memoria storica condivisa e invece talvolta si
scade nella provocazione, che inevitabilmente divide. Certe figure politiche dovrebbero
appartenere piu' a valori storici condivisi piuttosto che alla
toponomastica".
Carla Di Veroli, nipote di un'insigne sopravvissuta ai lager nazisti, ha chiesto che qualora si decidesse di dedicare una via a Giorgio Alminante venga ritirata l'intitolazione di una strada alla zia detenuta nei campi di sterminio.
"In qualità di erede morale di Settimia Spizzichino - ha dichiarato in una nota Carla Di Veroli -, reduce dei campi di sterminio di Auschwitz,
Birkenau e Bergen Belsen, chiedo formalmente che, nel caso il
consiglio comunale di Roma si esprima a favore dell'intitolazione di una strada a Giorgio Almirante, contestualmente venga ritirata l'intitolazione di via Settimia Spizzichino (Località Tomba di Nerone) perché come disse
Calvino: 'Siamo tutti uguali davanti alla morte ma non siamo
tutti uguali davanti alla storia'.
Mai più. E' singolare che proprio nel 70° anniversario delle Leggi razziali fasciste il sindaco Alemanno proponga di intitolare una strada a Giorgio Almirante. Egli, come molti ricordano, fu il segretario di redazione della rivista 'La difesa della razza' (quindicinale che tra il 1938 e il 1943 fu l'espressione più diretta del razzismo del regime fascista),
caporedattore del 'Tevere', periodico distintosi per una campagna antiebraica già prima delle leggi razziali e uno dei firmatari de 'Il manifesto della razza' che aprì la strada alla legislazione razziale in Italia. Gli anni della Rsi furono gli anni della deportazione degli ebrei italiani nei campi di sterminio nazisti e gli scritti di Almirante diedero un grande contributo all'attuazione delle persecuzioni e per le quali io lo considero corresponsabile. Non sembra esistano dunque le condizioni e i contenuti valoriali degni di memoria per le nuove generazioni tanto da proporre un personaggio come Giorgio Almirante per l'intitolazione di una strada, soprattutto a Roma, città Medaglia d'Oro per la Resistenza che fu tragico teatro della più grande deportazione di ebrei italiani, quella del 16 ottobre 1943. Su 1022 deportati, solo in 16 tornarono e tra loro una sola donna: Settimia Spizzichino, mia zia".
PRIMA ELIMINIAMO VIALE PALMIRO TOGLIATTI, POI DISCUTIAMO SU VIA ALMIRANTE, CARI "COMPAGNI"
FELICISSIMA PER QUESTA INIZIATIVA!!! E A TUTTI COLORO CHE DICONO NO GRAZIE RICORDO CHE SAREBBERO TANTE LE VIE CHE ANDREBBERO CANCELLATE!!!!!!
Aderisco convintamente all'appello contro una ipotetica via almirante, l'idea di intitolare anche un viottolo ad uno che stava nella commissione difesa della razza mi fa ribrezzo. Peraltro proporrò a tutto il mio circolo PD, che conta circa 1000 iscritti, di aderire. E ad Alemanno, che alle critiche risponde con la proposta di fare 'anche' via berlinguer, direi che - come dice il saggio - peggio è la toppa del buco: 'anche' berlinguer, dopo almirante, è semplicemente offensivo per chi crede nella democrazia.
Oltre a ciò che fece nel suo neanche tanto giovane passato saloino (di cui il bando per la fucilazione dei partigiani toscani è l'atto più odioso) e precedentemente negli scritti su "La difesa della razza" la sciagurata figura di Almirante ripropose col Msi un partito neofascista (su cui la real politik di De Gasperi e Togliatti chiusse gli occhi) e fornì con quel partito appoggi a possibili svolte reazionarie - da Tambroni ai governi della strategia della tensione - lasciando organizzare e coprendo nel Msi neofascisti squadristi e stragisti.
un antifascista romano
Aderisco all'iniziativa convintamente. Purtroppo per il nostro paese viviamo una stagione di revisionismo storico e culturale e la toponomastica viene usata come arma in questa triste battaglia. In quest'ambito si inseriscono le varie dichiarazioni di eroismo su mafiosi omertosi.
Lasciamo le vie a esempi illustri.
Rispettiamo e veneriamo (laicamente) la memoria di quanti tennero in alta considerazione il valore della nostra patria anche quando questa era ridotta a un cumulo di macerie, anche morali! Continuiamo a venerare queste persone che hanno rifatto l'Italia e che chiamiamo partigiani.
A noi, giovani del terzo millennio, viene chiesto di custodire questa nobile memoria. Dobbiamo custodirla anche dagli attacchi di chi è estraneo alla nostra cultura. Non abbiamo armi ma parole per proclamarci difensori dei partigiani. Questa è la nostra battaglia! E a chi invoca un qualche tipo di revisionismo storico, risponderemo con una sola parola: ieri, oggi e sempre RESISTENZA!
I latini dicevano "nomen, omen", ossia sostenevano che il nome fosse un patto; anche io la penso così: un nome di una persona ammirevole è senza dubbio diverso da quello di un criminale (perchè questo era Almirante).
Dedicare una via ad un fascista significherebbe rendere vano il sacrificio di molti giovani che fra Salò e la montagna scelsero quest'ultima,donando la vita per questo nostro paese che si è oggi mostrato ingrato.
E'di tutta evidenza,salvo chi ha i paraocchi, che Giorgio Almirante meriti un posto, come già in altre città d'Italia,anche nella nostra amata Capitale.Un uomo che in tanti anni di vita Politica,non ha mai mancato di far sentire la sua voce(in Parlamento e nelle piazze d'Italia) sugli avvenimenti politici più importanti, offrendo un contributo alla costruzione di una Destra moderna, aperta, intelligente, affrancata dal nostralgismo, ma fedele ai principi, ad una certa idea dell'Italia, dell'Europa e dell'Occidente, dedita alla difesa dei valori morali nazionali ed individuali. La sua cultura era la cultura letteraria del nostro Paese:Dante e Dannunzio, la cultura dei professori di liceo di una volta,umanistica e poetica,l'uso perfetto della lingua e dei toni, insaporita della verve giornistica del polemista d'opposizione. Almirante fu il "paroliere"per eccellenza della Destra italiana, In Italia non vi è mai stato un leader politico, d'opposiione e di un particto come il Movimento Sociale Italiano, capace di riempire le piazze delle città e gli ascolti in Tv. La politica non è solo arte oratoria, è decisione e meditazione,è amministrazione e opere,è cultura politica e lungimirana strategica. Ma la capacità di comunicare e di suscitare partecipazione rientra tra le sue principali facoltà. Per questo, e non come ingiustamente si cerca, a prescindere dalle posizioni politiche, che accanto ai viali e le piazze dedicate a Togliatti e Moro, ed altri politici, vi sia anche una via dedicata ad Almirante. Questo, sarebbe un piccolo ma strordianrio omaggio che la città di Roma, dedicherebbe all'Uomo che, contro lo spirito stesso del suo tempo, chiedeva agli Italiani di essere orgogliosi del loro passato e delle loro tradizioni sul quale cotruire il futuro e di bandire ideologie barbare in nome della libertà anche quando il praticarla costava sacrifici immani.
COSè QUESTA?DITTATURA COMUNISTA?LA SINISTRA PARLA SEMPRE DI LIBERTà D'ESPRESSIONE,ALLORA SIA COSì,SI ALLA VIA DI GIORGIO ALMIRANTE.NON SI DEVE INFANGARE LA MEMORIA DI UNA PERSONA CHE NON C'è PIù.SIAMO COSTRETTI AD ACETTARE VIALE PALMIRO TOGLIATTI,E ADESSO CI DICONO NO AD ALMIRANTE?CANCELLATE UN Pò DI VIE E POI NE RIPARLIAMO...
La NOTIZIA è FALSA.
CI FU ANCHE UNA CAUSA TRA L'UNITà E ALMIRANTE E VINSE QUEST'ULTIMO. QUINDI FARESTE BENE A CHIUDERE STA FOGNA DI SITO PERCHè SAPETE SOLO DIFFAMARE...
Purtroppo mio padre fu fucilato dai partigiani il 3 maggio del '45 perchè mio zio aveva aderito alla Repubblica Sociale. Almirante, che conobbi di persona, fu l'unico che diede voce all'assassino di mio padre mentre i ben pensanti addirittura lo negavano. Una persona che attualmente è seduta in Parlamento mi disse addirittura che "i partigiani non hanno mai ucciso nessuno a guerra finita, è che si sono suicidati in tanti". Almirante ha rappresentato una parte d'Italia che era stata privata di una sua identità, credo che dopo 60 anni dalla fine della seconda guerra mondiale sia finalmente possibile una pacificazione nazionale e l'intitolazione di strade, piazze e quant'altro ai personaggi che hanno rappresentato i cittadini italiani nella storia della nostra nazione. Che ne pensate invece di Piazza Bologna, che al suo interno ha dei giardini intitolati a Vincenzo Parisi che insabbiò le indagini ai tempi dell'assassinio del giudice Paolo Borsellino? intitolare qualcosa ad un mafioso penso sia ben più grave...
Con il clima politico a dx che c'è probabilmente ce la dovremmo beccare questa maledettissima Via, ma ho firmato con coscienza, orgoglio e con forza il mio NOOOOOOOOOOOOO . Non si può intitolare la via ad un fascista, squadrista.
mi chiamo alda eluisi e sono la nipote di quell'aldo eluisi capo del partito d'azione massacrato alle fosse ardeatine e prima di essere portato là a morire i fascisti lo avevano torturato a regina coeli, ditemi come si può intitolare una via ad una persona come almirante, che ha detto e fatto sul razzismo e sulla resistenza contro i partigiani
Risposta a Oil: il commento che hai lasciato è assolutamente inesatto e totalmente falso.
Ti consiglio di leggere l'inserto de "La Repubblica" del 29-5-08 in cui si ricostruisce dettagliatamente la vicenda relativa al telegramma spedito l'8 maggio 1944 dal Ministero della cultura popolare all'indirizzo della Prefettura di Lucca, firmato Giorgio Almirante, con il Decreto di fucilazione per i partigiani. Tale telegramma fu pubblicato da L'Unità e Almirante tentò causa per calunnia. L'8 maggio del 1978 dopo un intervento della Cassazione arriva una sentenza che assolve L'Unità per avere dimostrato la verità dei fatti e condanna Almirante alle spese processuali ed al risarcimento dei danni. L'unico che non potè leggere la sentenza fu il Pubblico ministero che con passione civile l'aveva sostenuta. Si chiamava Vittorio Occorsio ed era rimasto vittima di un agguato per mano di terroristi neri.
che tristezza questi remake.
tra l'altro anche Giorgio Almirante riprese la frase « Non rinnegare, non restaurare » di Augusto De Marsanich... perciò non "smuoviamo" una situazione dall'odore acre che metterà sicuramente il malcontento a "Qualcuno".
...auguri al nostro nuovo sindaco...
Credo che intitolare una via a Giorgio Almirante sia un grande gesto di civiltà. E' squallido a mio avviso nascondersi dietro questa meschina e becera idea di anti-fascismo. Almirante come uomo politico e come esempio per molta gente, a mio avviso, merita una via a Roma.
Ma perché i fascisti sono sempre lo spauracchio di questa italietta, mentre i partigiani sono sempre i buoni? Ma perché si negano sempre le torture, gli stupri, le stragi compiuti dai partigiani? Sì a Via Almirante e sì a Via Mussolini! Basta con questa Italia sinistrorsa e filopartigiana, l'Italia è di tutti, a prescindere dal loro credo politico. Parlate di fosse ardeatine? Mi pare sia stata la viltà di un partigiano a causarle, che adesso è visto come un eroe. Che schifo!
Voi sinistri siete la vergogna del Paese, con la vostra intolleranza politica. E osate parlare anche contro i razzisti, quando i veri razzisti siete voi...
Riferendomi all'ultimo anonimo, posso dire solo che infatti nessuno ha proposto di intitolare una via a Giorgio Bocca. La storia, almeno quella scritta finora (dai comunisti naturalmente) non ha fatto sconti ad Almirante. Forse lo farà quella nuova , rivista dal nuovo corso, magari citando sempre i Protocolli dei Savi di Sion, una delle più grandi bufale storiche, che Augusto Santori forse intende rispolverare.
Quando la ragione abdica a favore della faziosità estremistica si cade nel ridicolo o nella tragedia: abbiamo già goduto di entrambi, questa volta accontentiamoci del primo.
Perchè non togliere anche quelle dedicate a Togliatti, Stalin, Lenin, Mao. Vuoi vedere che appena morirà Fidel si intitolerà subito un viale a lui? Si classificano anche i dittatori a sinistra o destra? Mah! Si dice :" i razzisti? Gli ammazzerei". Questa è l'ipocrisia della sinistra.
SI A VIA ALMIRANTE
CON TANTE COSE IMPORTANTI ERA GIUSTO CHE IL SIGNOR D'AMATO PERORASSE QUESTA CAUSA FONDAMENTALE.....MAGARI QUESTO SIGNORE PASSA TUTTI I GIORNI A VIA PALMIRO TOGLIATTI, SENZA CHIEDERSI PERCHE' QUESTO CONTROVERSO LEADER POLITICO DALLA COSCIENZA CERTAMENTE NON CRISTALLINA CI ACCOMPAGNA PER CIRCA 6 KILOMETRI....COMPLIMENTI D'AMATO....IL TUO STIPENDIO LO PAGHIAMO NOI E SAREBBE IL CASO CHE LAVORASSI INVECE CHE PERDERE TEMPO CON LE STRONZATE PROPAGANDISTICHE..LA STORIA DEL RAZZISMO NON ATTACCA PIU COME HA POTUTO VEDERE.....
MA IL PROPRIETARIO DEL BLOG E' IL SIGNOR D'AMATO ? ALLORA I MIEI COMMENTI NON SARANNO PUBBLICATI...SONO ANTI PROPAGANDA COMUNISTA.....
A Perugia, tanti anni fa, la segretaria del MS, dal pulpito del Palazzo dei Priori disse:"Adesso parlerà Giorgio Almirante": E tutta la città di Perugia, dal centro a tutte le strade e stradine vicine, fino alle più distanti, pigiate di compagni, semlici cittadini e dei parenti dei partigiani fucilati da lui, esplose come un sol uomo:" BOIA!", ogni volta che lei lo introduceva."BOIA! BOIA",e lui non potè proprio parlare, e se ne dovette andare con le pive nel sacco, altro che intitolargli una via! Erano tempi in cui i fascisti venivano trattati per i vigliacchi assassini che sono, e mai si sarebbe neanche pensato di poterci parlamentare, o dargli la dignità di democratici, e non sono mai cambiati, perchè il fascismo è anche una deviazione psicologica della personalità, è una mentalità perversa e amorale. Anna da Roma
imparate la storia
Almirante ha rinnegato per sempre le sue idee razziali. Anzi durante La RSI nascose una famiglia di ebrei dentro la foresteria del Minculpop salvandola dalla deportazione.
Anche Scalfari e Spadolini Scrissero frasi contro gli ebrei e voi vi scandalizzate sulle frasi di Almirante?
IO VIA ALMIRANTE NON LA VOGLIO, LA PRETENDO!!!!!!!
LUCA PRESTAGIOVANNI
Complimenti per l'iniziativa, la appoggio in pieno, hai pienamente ragione tu, intitolare ad uno come Giorgio Almirante una strada di Roma è vergognoso perchè una persona onesta e retta come lui merita almeno 1000 piazze e tutte le autostrade d'Italia.
Onore a Giorgio Almirante, figura sana e da prendere ad esempio della politica italiana.
Ciccio
Questa mattina su via nomentana altezza viale regina margherita qualcuno ha modificato i cartelloni con lo spray nero "modificando" in SI i no e aggiungendo una "rassicurante" sieg heil
Risposta al commento di Anonimo pubblicato il 6 giugno 2008 alle ore 21.06 da parte di Alessio D'Amato:
"Caro Anonimo, difendere i valori costituzionali è il primo compito di un eletto, ed è ciò che intendo fare".
volevo segnalarvi se puo' interessarvi un'immagine/battuta creata sulla scia di "via almirante".
La trovate sul mio blog
http://www.letoxdiplomatique.net
un saluto,
Antonio T. Tox
A Togliatti dovreste fargli un monumento visto che ha firmato l'amnistia che vi ha salvato a tutti quanti.
Ricorderi solo che nelle fantastiche deportazioni fasciste di cui il nome in questione fu portatore c'erano anche zingari. Ma questo non lo ricorda nessuno, ed è un altro degli enormi crimini del fascismo. A me, alla mia famiglia, ai miei amici, questo fa male: ci hanno già deportati e sterminati, e vogliono farlo ancora: io stavolta ho abbastanza anni per non starci più.
E per me, NO anche a via Guevara, se la proponessero, ma per motivi diversi; quello è l'espressione di un movimento politico straniero, quest'altro ha ammazzato gente qui, nel nostro paese. I partigiani, vi ricordo, lo hanno difeso contro chi voleva annientarlo. E infatti, dagli USA non sono stati neanche ringraziati.
se i morti sono tutti uguali, a quando una "via Josef Mengele", un "Largo Pol Pot", una "piazza Hitler"?
Contro il ritorno del fascismo, contro l'equiparazione di partigiani e repubblichini. Tutti uniti.
Via Almirante? AL XVI MUNICIPIO!!!!
Siamo oramai in presenza di un fascismo strisciante che avvolge ogni attività quotidiana.
Dobbiamo tornare a vivere nei momenti più semplici, più usuali
i pricipi e i valori dei nostri Padri Partigiani. la Democrazia si conquista, come ci hanno insegnato, giorno per giorno, momento per momento con comportamenti coerenti e quindi con l'esempio nella vita di tutti i giorni. Roberto Pallari
Per me la questione non esiste: la Costituzione Italiana prevede l'impossibilità di fare propaganda favorevole al movimento fascista.
Intitolare una strada pubblica ad uno dei principali esponenti di quel movimento, per quel che mi riguarda, rientra in questo ambito.
Io un ricordo ce lo',avevo 14 anni e mi ricordo che era il periodo delle elezioni ero iscritto ai giovani comunisti.In paese c'era il suo comizio ma io ancora ero troppo giovane per capire chi era quest'uomo,mentre volantinavo andai da solo verso un gruppo di persona per dare il volantino e mi accorsi troppo tardi che stavo andando nelle persone sbagliate.lui almirante mi prese la testa e mi disse "Hai avuto un gran coraggio"nel frattempo si avvicinavano 2 uomini armati.Scappai di corsa a casa abbracciando mia madre per la paura
Visto che gli anni 70 sono per fortuna finiti da tempo mi sarei aspettato riflessioni e motivazioni più consistenti e corrette. Invece le argomentazioni anti via almirante che riportate qui sono solo vecchie e logore tiritere da antifascismo di maniera, avulso da storia e realtà. Mi limito a rilevare che l'appello di Maria Ferrari Luppi (con tutto il rispetto che si deve comunque avere per la sua storia) ripropone il vecchio e grossolano falso storico del bando di fucilazione che almirante avrebeb firmato del 1944. Peccato che si tratti pe rl'pappunto di un falso clamoroso, confezionato negli anni 70 da alcuni giornaletti dell'estrema sinistra di allora e come tale smascherato anche da alcune sentenze penali di condanna per gli autori ed i divulgatorei passate da tempo in giudicato. Per la cronaca almirante ebbe anche un risarcimento. Sono a disposizione per fornirvi gli estremi. Mi sarei aspettato motivazioni più serie ed argomenti più consistenti. Così fate solo propaganda di basso livello.
Risposta ad Anonimo del 10 luglio ore 15.14: sull'argomento rimando all'articolo comparso su La Repubblica a firma di Simonetta Fiori del 29/5/2008, che si trova nell'archivio del sito www.viaalmirantenograzie.it
Ho letto l'articolo di repubblica che citate e non modifico il mio giudizio: ritengo l'articolo parziale e non del tutto correttamente informato, riservandomi di verificare e postare qui informazioni diverse e contrastanti.
Sul piano sostanziale, cmq, l'articolo non sposta i termini del problema: accusare almirante di essere un "fucilatore di italiani" per aver trasmesso in qualità di funzionario del ministero della cultura e propaganda l'ordine di affisisone del cd "bando graziani" (alla cui emanazione almirante era ovviamente estraneo) è solo una strumentale manipolazione dei fatti a fini di banale propaganda.
Così come accusarlo direttamente delle rappresaglie avvenute in zona di guerra (civile) e non certo a causa dell'affissione dle famoso manifesto.
In un puro stile anni '70, un periodo sul quale la sinistra farebbe bene a riflettere invece di riproporne metodi e slogan.
Come ho detto sarebbe stata opportuna, in linea generale, una riflessione più seria ed approfondita; evidentemente preferite la vuota e ritrita propaganda di un antifascismo di maniera fuori dal tempo e dalla logica e per questo completamente inutile, o meglio utile solo a raccattare un po' di consenso politico spicciolo.
Non sono di Roma però considero vergognoso dedicare una via ad un personaggio come Almirante. Il sindaco si dedichi ad altre priorità e si chieda perché il numero di turisti a Roma e in Italia in genere stia diminuendo. Il fatto è che non si respira aria buona qui da noi...
Un cretino ha detto di essere favorevole all'intitolazione di una via ad Almirante, blaterando di cultura e scrivendo "Dannunzio" senza l'apostrofo. Complimenti vivissimi!
bisogna avere il coraggio di decidere di eliminare i nomi delle vie di TUTTI i personaggi che non si sono comportati da patrioti.Almirante è solo un capro espiatorio. Bisognerebbe togliere tutte le Vie/piazze intitolate a Garibaldi. L'unità d'Italia non è stata fatta senza armi e senza uccidere chi in quel momento non era italiano
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