lunedì 16 febbraio 2009

CORTE DEI CONTI: DATI ALLARMANTI SU CORRUZIONE E SPRECHI NELLA SANITA’

Furio Pasqualucci, procuratore generale della Corte dei Conti, ha detto un paio di giorni fa in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario 2009 che “sono necessari razionalizzazione e contenimento della spesa sanitaria, ma occorrono anche provvedimenti per fermare truffe e casi di malasanità, che oltre a danneggiare l’immagine del Ssn, costano milioni di euro allo Stato”. Ha anche aggiunto che la Corte “ha messo in atto numerose iniziative di controllo, potendo così delineare 11 tipologie di condotte anti giuridiche nelle quali si è manifestata nel corso del 2008 l'attività illecita in ambito sanitario” e per le quali si dovrà operare evitando che si ripetano.
Si tratta, in particolare, di incarichi illegittimi conferiti al personale estraneo alle Aziende sanitarie; acquisti non autorizzati di apparecchiature medicali; mancata utilizzazione o inadeguate ristrutturazioni di strutture ospedaliere già realizzate; irregolarità nella spesa causate dalla iperprescrizione di farmaci; irregolarità nella spesa causate da doppia e/o fraudolenta fatturazione; indebite e fraudolente acquisizioni di risorse pubbliche per corsi di formazione mai espletati, espletati solo in parte ovvero forniti in tutto o in parte di rendiconto o documentazione giustificativa; indebiti compensi percepiti dai medici di base; irregolari gestioni di case di cura convenzionate; irregolarità sulle esenzioni dei ticket; illegittime nomine fiduciarie di dirigenti apicali e corresponsioni di indennità non dovute. Infine recenti casi hanno proposto all'attenzione fattispecie di comportamenti illeciti consistenti nella rappresentazione all'interno di cartelle cliniche di patologie che, ove correttamente diagnosticate, avrebbero determinato un rimborso considerevolmente inferiore o addirittura non dovuto.
Sarà esagerato, come ha detto il Presidente della Corte dei Conti Tullio Lazzaro, parlare dell’Italia come di un paese di corruttori e corrotti, ma la situazione è di certo allarmante.

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