venerdì 9 gennaio 2009

I DATI DRAMMATICI DI ACHILLE SERRA SU CORRUZIONE E MALASANITA'

In una intervista di un paio di giorni fa a cura di Claudia Fusani ("l'Unità"), l'ex prefetto Achille Serra ha parlato di corruzione e malasanità (in particolare in Calabria). Sono numeri, quelli snocciolati da Serra, sconcertanti. Vi invito a leggerli:

C’era un ufficio in Italia che si occupava di corruzione. Non quella che è già reato e affare della magistratura. Si occupava del fenomeno, delle cause e delle conseguenze, un monitoraggio continuo. «Lo aveva voluto Berlusconi nel 2005 - racconta il prefetto Achille Serra che ne è stato l’Alto Commissario prima di diventare senatore del Pd - ma proprio Berlusconi lo ha chiuso a giugno, è stato uno dei primi atti del governo. Ha dato le competenze al ministro Brunetta».
Lei è stato Alto Commissario dal settembre 2007 al febbraio 2008. Una fotografia del fenomeno? «Con Pier Camillo Davigo, ex del pool di Mani Pulite ora in Cassazione, abbiamo presentato la prima mappa della corruzione in Italia. Una fotografia sconcertante».
Ad esempio?«Il ministro alla Sanità Livia Turco ci dette l’incarico di indagare sul fenomeno della malasanità in Calabria». Il nesso tra malasanità e corruzione? «Dopo mesi di audizioni io e il prefetto Silvana Riccio abbiamo scritto una relazione su come funzionava la sanità in Calabria. Qualche numero: su 39 ospedali 36 sono risultati irregolari, su 63 strutture sanitarie, ambulatori, case di cura convenzionate, guardie mediche, 38 sono irregolari. Eppure la Regione Calabria investe in Sanità l’8,77 del pil, il doppio rispetto alla Lombardia. La malasanità è cattiva gestione ma anche corruzione nel momento in cui i direttori generali delle Asl vengono scelti non sulla base di requisiti di professionalità ma di altro genere. La sanità non funziona perchè arrivano tanti soldi e vengono spesi male e anche questo è conseguenza della corruzione. Nel nostro viaggio-indagine in Calabria abbiamo visto cose incredibili: a Melito Porto Salvo c’erano pazienti in dialisi su letti arrugginiti e accanto a pareti piene di umido, secchi sudici accanto alle garze sterili».
Dopo la vostra relazione è cambiato qualcosa? «Io ho lasciato per candidarmi alle politiche, poi l’ufficio è stato, nei fatti, chiuso. Non credo sia cambiato qualcosa».


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